Nato a Roma nel 1992, ma trasferitosi precocemente in Toscana, Andrea Di Giovenale ha trascorso parte della sua infanzia a Cuba, esperienza che si è rivelata determinante per la costruzione di una poetica eclettica e multiculturale.

Formatosi presso le Accademie di Belle Arti di Carrara e di Ravenna, Di Giovenale ha fatto esperienza in una fornace veneziana, percorso che lo ha condotto a un approccio sperimentale al mosaico. L’arte musiva è impugnata come una metafora sociale e adoperata per aprire un punto di vista inusuale sulle storture e le contraddizioni della contemporaneità. L’artista accosta materiali tradizionali e innovativi, con una predilezione per il riciclo di vetro o di materiale elettrico ed elettronico. Il vetro, recuperato da bicchieri o cornici, è dirottato per suggerire illusioni e per proporre interrogativi sulla condizione stessa dell’autentico, i frammenti macchinici propongono invece uno sguardo critico e ironico sui miti contemporanei.