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Cecilia Damiani

cecilia damiani

Cecilia Damiani si diploma nel 2013 nella sezione di pittura presso Liceo Artistico Caravaggio di Roma e nel 2016 Pittura con 110 e lode presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, laurea triennale.

Nel 2022 partecipa a “Tracce d’isolamento”, Auditorium di San Domenico di Narni (TR), mostra a cura di Maria Cristina Angeli. Presenta il lavoro: Materie prive.
Partecipa a “Una, nessuna, centomila”, Auditorium di San Domenico di Narni (TR), mostra a cura di Maria Cristina Angeli. Presenta il lavoro Le braci.
Viene selezionata per il III premio internazionale “Artefici del nostro tempo” Biennale di Venezia padiglione 29 Forte Marghera – Mestre (VE) a cura di Giovanna Zabotti. Presenta il lavoro: L’infinito.

Nel 2023 partecipa a “Il corpo come sintomo”, Borgo di Mantignana (PG), mostra a cura di Paolo Nardon e Manuela Traini. Presenta il lavoro Pensiero intrusivo.
Partecipa al XVI concorso “Il ventaglio del Presidente”. Presenta il lavoro Brezza.
Partecipa a “U.N.A. United Nation of Artists”, Auditorium di San Domenico di Narni (TR), Palazzo Eroli di Narni (TR), Cantina della Luna di Nanni (TR), mostra a cura di Matteo Boetti. Presenta il lavoro Linea di tiro.
Partecipa a “Terrae Umbrae#2”, Museo dinamico del laterizio di Marsciano (PG), mostra a cura della Società Lunare.
Vince (con I. Pennoni) il 3° premio per XXVII Concorso “Scultura da Vivere” della Fondazione Peano di Cuneo. Presentano il lavoro Depositi.
Viene selezionata (con I. Pennoni) dall’Accademia di Belle Arti di Perugia e dall’Unione dei comuni del Trasimeno per la realizzazione di un’opera d’arte all’interno del progetto di riqualificazione per il Molo degli Ebrei, Antico molo di Sant’Arcangelo di Magione. Presentano il lavoro Bordi. In fase di realizzazione.

Nel 2024 si diploma in Pittura con 110 e lode presso l’Accademia di Belle Arti di Perugia, laurea magistrale.
Partecipa a “Everything is possible”, Galleria Mondoromulo, Castelvenere (BN), mostra a cura di M. Amore. Presenta i lavori Parola nomade, Lotto tredici I-II, Code di lucertola.
Partecipa a “Arnia33”, Esposizione permanente alla Rocca Albornoz di Narni (TR), mostra a cura di L. Barreca, A. Rocca, M. Carriero, A. Dambruoso, M. Brunelli Bonetti, E. Veschini, M. Deseriis, L. Pesapane, G. Bedoni, V. Bindi. Presenta i lavori Del tempo, il roveto e Linea di tiro.
Partecipa a “Camera oscura delle meraviglie”, collezione permanente della Società Lunare, Bassano in Teverina (TR). Presenta il lavoro Andenken.

cecilia damiani
cecilia damiani

Cecilia Damiani (Roma – 1994) va in estasi di fronte a certi fenomeni naturali, a certe dinamiche della metamorfosi da natura a cultura, da biologia ad elaborazione. Le sue olive sono perfettamente verosimili, i suoi petali sono più veri del vero, ma la sostanza fisica delle sue proiezioni oniriche si traduce in ceramica, ferro, incisione, cuoio bovino, istallazioni ambientali.
Cecilia ha assorbito la lezione di Kounellis, i suoi rimandi, le sue allegorie non sono didascaliche né descrittive.
Damiani lavora sulle potenzialità della visione, sulle possibilità germinatorie di un’intuizione.
C’è la grande lezione di Morandi, la pulizia e l’essenza, il gap tra la natura di un soggetto e la sua trasformazione/rappresentazione in icona, simbolo, ma anche oggetto.
Cecilia guarda anche ovviamente al presente e Arcangelo Sassolino rappresenta per lei una sintesi della modernità:la materia che si fa poesia.
Lastre di vetro, escavatori nel cemento, tiranti, pulegge e presse che diventano eloquenti, che si tramutano in metafore del nostro sentire, delle nostre percezioni.
Dice dei due maestri Damiani: “Entrambi sono eternamente coerenti a loro stessi e con una certa ostinazione alla fragilità”

Matteo Boetti

arnia33 c/o
Rocca Albornoz Narni
Via di Feronia 1, Narni (Terni)

ORARI

Da aprile a ottobre
Aperti dalle 10:00 alle 19:00
Chiusi il martedì

Da novembre a marzo
Lunedì e venerdì: 10:00-13:00
Sabato e domenica: 10:00-17:00
Chiuso dal martedì al giovedì